A un passo da me di Emilia Amodio è un testo capace di toccare le corde più profonde di ognuno di noi. Rappresenta, infatti, la lucida e al tempo stesso emozionata ed emozionante descrizione di una caduta fisica e psicologica e della successiva rinascita. Al centro c’è la difficile battaglia condotta contro l’anoressia e la bulimia, mali che spesso affliggono proprio i più giovani. L’autrice ricorda le varie fasi del suo percorso iniziato quando lei aveva quindici anni. L’Amodio si mette dunque a nudo. Naturalmente fa questo per cercare di essere d’aiuto ad altri ragazzi e ragazze. In particolare si sofferma più volte sul fondamentale sostegno ricevuto, in quei travagliati anni, dal padre. Figura quest’ultima centrale per la sua ripresa e guarigione. Ciò che emerge è soprattutto l’importanza di accettare se stessi a partire dal proprio corpo.
Il libro presenta anche una parte introduttiva e di spiegazione di tali tematiche sorretta da numerose citazioni e da riferimenti a psicologi e filosofi.
Vi è anche una collaborazione in appendice con la psicoterapeuta, specializzata in disturbi alimentare dott.ssa Filippi.
Infine la scrittrice, a differenza di altri libri simili, propone consigli utili per i genitori e le istituzioni.
Il romanzo, in bilico tra fantasy e mitologia, racconta la storia di Sophy, una giovane fata, colpita suo malgrado da un sortilegio che la condanna alla bruttezza e all’isolamento. L’unico che, nonostante il suo aspetto sgradevole, le rinnova ogni giorno il suo amore eterno e incondizionato è l’umano Candelab. Nel corso dell’avvincente narrazione vedremo Sophy affrontare numerose prove e combattere contro la malvagità di sua sorella Mebis. Gli dei sono gli artefici della terribile maledizione, ma proprio fra di loro la nostra protagonista troverà infine un aiuto insperato.
Pian piano i lettori e le lettrici potranno imparare a conoscere non solo gli dei della mitologia greca ma anche cosa significa Vivere con Filosofia.